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Epifanie e luoghi d’elezione

  • Immagine del redattore: Daniela Stallo
    Daniela Stallo
  • 14 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

 

Con emozione scrivo dell’ultimo libro di Giovanni Agnoloni. Non un testo di narrativa, ma un piccolo percorso filosofico attraverso il viaggio.

Un percorso facile, di agile lettura per tutti, che si snoda attraverso due concetti, crocevia nello sviluppo dello spirito: l’epifania e il Wanderlust, la parola tedesca che esprime l’attitudine di vagabondare senza sosta, l’urgenza di spostarsi in continuazione, arrivando al limite estremo di ripartire appena dopo essere tornati. L’idea del peregrinare senza sosta, del bisogno continuo di partire (muoversi) appena tornati a casa (appena fermi).

 

Una frase del libro mi ha emozionato “rivelando”, a sorpresa, una parte essenziale della mia vita:

“Sono i luoghi a chiamarci. O almeno, sono i luoghi che hanno sempre chiamato me. Un po’ come i cani, sono loro a sceglierci, e non noi a scegliere loro”.

Perché io ce l’ho un luogo che mi ha scelto, che mi ha chiamato senza ragione, nessuna storia con la mia storia, nessuna radice, solo un incontro improvviso, una rivelazione istantanea che continua nel tempo, si rinnova, un amore senza fine, una passione senza conforto, perché non può essere vissuta nel quotidiano.

E allora, nel libriccino di Giovanni Agnoloni, attraverso i suoi viaggi, cerco di capire il perché delle nostre, delle mie epifanie, cerco di comprendere e entrare in certi amori senza ragione.

Che cosa fa di un luogo quello che dà pace al nostro animo, i cui silenzi sono diversi, la cui la realtà presta forza l’anima.

C’è una sorta di elenco, nel libro, che è servito, a me da prontuario per una riflessione, e che aiuta il lettore a decifrare i propri luoghi. Perché alcuni sì e altri no. Perché alcuni succhiano energia e ne restituiscono altrettanta rinnovata.

Perché alcuni cammini, a volte brevissimi, (una passeggiata  nel parco vicino casa) “mettono a nudo gli aspetti più sensibili della nostra personalità”.

La natura e i suoi ritmi, i paesaggi, i boschi, le spiagge, la costa, epifanie naturali “da entroterra”, in certi casi legate alla campagna, in altri alla montagna. L’acqua;

le epifanie linguistiche,qualcosa di più che guardare un film in lingua originale. È entrare a contatto diretto con l’esperienza della comprensione intuitiva di quel mondo, guidata prima di tutto dal suono, e sia pur col rischio di non capire”;

 la musica, “i musicisti che si esibiscono ai margini dei tratti pedonali”;

 gli odori, “Pensiamo agli odori di cibo che sfuggono dai ristoranti e dai take-away, soprattutto nei Paesi nordeuropei, o appunto ai vari (e più o meno malsani) fritti dei mercatini nostrani”;

 l’arte , dove l’epifania passa attraverso la bellezza;

 gli hotel e gli appartamenti in cui si alloggia (adoro le camere d’albergo dei miei luoghi);

 i non-luoghi di preparazione (gli aeroporti, gli autogrill, la sale d’attesa delle stazioni, la loro assoluta laicità, hanno in sé qualcosa di profondamente spirituale, perché, se vissuti nel modo giusto, preludono a (anzi, spesso innescano)la trasformazione;

 i luoghi dove hanno abitato scrittori e artisti in genere.

 

Il viaggio appare e ci scopre, ci smaschera, diventa una modalità di conoscenza del mondo, ma anche e soprattutto di se stessi. Muovendoci nello spazio ritroviamo, nelle pieghe delle cose, nella loro superficie, un senso.

“Il percorso del viaggiatore è sostanzialmente diverso, perché pur continuando a essere formato da segmenti di spostamento fisico verso e da, delinea un continuum evolutivo che non cessa mai, nemmeno al rientro nella località di partenza. Se avremo raccolto e fatto nostro il messaggio articolato delle tante rivelazioni ricevute nei luoghi più vari, saremo le persone complete che tale percorso avrà contribuito a formare.”

Giovanni Agnoloni, Le rivelazioni del viaggio. Piccoli attimi di perfetta chiarezza lungo il cammino, Ediciclo, 2025


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2 تعليقان

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andrea
14 يوليو

I viaggi sono sempre un percorso sia breve che lungo che arricchiscono la persona. Non importa la distanza conta l’emozione che si prova e l’esperienza che si matura e della quale si fa tesoro nella quotidianità.

إعجاب

الضيف
14 يوليو
تم التقييم بـ 5 من أصل 5 نجوم.

Un libriccino prezioso, che anch'io ho letto e che ho avuto il piacere di presentare insieme a Giovanni, caro amico. Bella la lettura che ne dà Daniela.

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