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Daniela Stallo

Insegnante di diritto ed economia nelle scuole secondarie superiori. Giornalista e avvocato tanto tempo fa. Scrittrice. Curo da pochissimo il blog "libri, menu & altre cose di carta".

Ho sempre letto. Da Pippi Calzelunghe - l’ho ritrovata la scorsa estate a Stoccolma, era come l’avevo immaginata, nelle sue strade bianche di pioggia - a Moravia, le parole si sono mescolate senza censure. I libri li compravo da Tortorella, la cartoleria in via Dante, i miei non stavano troppo a sindacare sui titoli e io prendevo quello che c’era.

Ho sempre scritto. La prima volta, avevo sette anni, una recita teatrale, Arlecchino e Colombina scappavano e si giuravano amore eterno in maniera piuttosto diretta. La recita fu rappresentata per Carnevale davanti a una platea interdetta di genitori e nonni e il direttore chiamò mia madre, che insegnava nella stessa scuola, per dirle di mettermi un freno. Pure la maestra, credo, non se la passò bene.

Ho scritto per giornali cittadini, quotidiani e settimanali, di questioni amministrative locali, di letteratura, tradizioni e santi.

Certo che volevo la pubblicazione di un libro, ma la vita decide lei i tempi, riottosi, sfasati rispetto ai desideri, e i capolinea sono sempre dietro l’angolo.

E allora, dopo una laurea in legge, dopo aver fatto l’avvocato (morendo di tedio), e aver scoperto che il destino mi voleva per sempre insegnante di diritto, dopo la famiglia, il trasferimento in Toscana, dopo, dopo, dopo, ho iniziato a pubblicare. La salita non è mica finita.

Chissà se è vero che tutto è possibile. Complicato, ma non impossibile, come diceva mio nonno, e che c’è sempre tempo, anche nella FASE C. Stiamo a vedere.

 

Nel frattempo, se avete voglia, scrivetemi qui.

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